La regione era abitata nell’entroterra già nel III millennio a.C. da popolazioni Sannite, Osche e Volsche; tra l’VIII ed il VII secolo a.C., genti di civiltà greca giunsero in Campania nell’ambito di un flusso migratorio originato da singole città della Grecia, fondando le prime colonie sulle coste, come Kyme (Cuma), Parthenope, poi Neapolis (Napoli) e Poseidonia (Paestum), e dando vita alla così detta Magna Grecia. Successivamente, la regione vede il susseguirsi di diverse culture e dominazioni straniere: dai romani, che la chiamarono Campania felix, ai longobardi, dagli angioini agli aragonesi fino ad arrivare al periodo borbonico con il quale la regione (e in generale tutto il meridione), diventa uno dei principali poli culturali, artistici ed economici d’Europa, ospitando quella che all’epoca era la capitale di uno dei regni più ricchi ed importanti del mondo: Napoli. In epoca Borbonica, a Napoli si concentrano 443 milioni di lire-oro dei 668 milioni di lire-oro di tutti gli Stati italiani messi insieme. Dall’unità d’Italia ad oggi, la regione, così come tutto il sud del paese, ha avuto un forte declino economico e sociale, indicato con la locuzione di questione meridionale.
Posta nell’Italia meridionale, la Campania è bagnata a ovest e sud-ovest dal Mar Tirreno, confina a nord-ovest con il Lazio, a nord con il Molise, a est con la Puglia e con la Basilicata.
La Campania è la regione italiana con il maggior numero di beni inclusi in un sito UNESCO, ed assieme alla Toscana e dopo la Lombardia, che però ne condivide uno con il Piemonte e uno con la confinante Svizzera, è la regione con il maggior numero di beni Patrimonio dell’umanità (6 dei 45 totali). Il capoluogo di regione, Napoli, detiene inoltre il primato di città con il centro storico più vasto del vecchio continente. Le altre città capoluogo di provincia sono: Avellino, Benevento, Caserta e Salerno (a partire dal 1° Gennaio 2014 le provincie di Avellino e Benevento saranno unite in un’unica provincia denominata Ave-Sannio).